venerdì 27 maggio 2011

Perle di saggezza gratuite e non richieste...ma io me ne infischio.

Ultimamente c'è una cosa che ho preso ad odiare profondamente: l'atteggiamento di chi, quando rispondo "studio musica" alla domanda "e tu cosa fai nella vita?", con saccenza da vita vissuta mi fa un risolino di compassione e mi rammenta amabilmente che la musica è un hobby, un passatempo; che non si può puntare il proprio futuro, la propria sussistenza su una cosa che andrebbe studiata nel tempo libero, che è rischioso. Che le generazioni di oggi hanno paura di crescere e di assumersi le proprie responsabilità mentre quelle di un tempo a 18 anni erano già fuori casa ed avevano smesso di vivere sulle spalle dei genitori. Che è una strada lunga e dura e richiede un sacrificio che con ogni probabilità non sarà ripagato. Che bisogna essere realisti e che 21 anni sono già troppi per vivere ancora nel mondo dei sogni; o, ancora peggio, che i sogni devono restare tali e che per affrontare la vita bisogna scendere sulla terra.
E cosa vuoi rispondergli a questi cechi passanti?
Signori, con il dovuto rispetto: non condivido.
Non condivido perché la musica è una passione e come tale va coltivata;
perché nel tempo libero, leggo, ascolto musica o disegno, non studio;
perché ognuno è libero di piantare nel proprio giardino i più bei fiori od alberi che esistano, ma se non li cura ed innaffia costantemente periranno;
perché so perfettamente che ogni mia decisione avrà le sue conseguenze, com'è inevitabile che sia, e sono pronta a risponderne;
perché preferisco essere sconfitta in battaglia piuttosto che rifugiarmi per avere la pelle salva in un'esistenza satura di rimpianti;
perché per me ogni istante di sudore consumato per "la mia causa" è già una ricompensa;
perché non si è mai vecchi abbastanza per gettare tutto all'aria e riprendere le redini della propria vita con dignità, ignorando i pregiudizi di chi ci guarda con invidia;
perché io più di voi sto con i pedi per terra, guardo il futuro dritto negli occhi e non distoglierò lo sguardo finché non sarà diventato passato;
ma soprattutto perché un domani voglio potermi voltare indietro e dire con orgoglio: "questa è la mia vita".
Perciò la vostra esistenza da frustrati del cazzo potete ficcarvela dritto lì dove non batte il sole: aprite gli occhi, finché siete in tempo, e datevi da fare per renderla migliore.

2 commenti:

  1. 'Ma dove vivi, non si può campare d'arte al giorno d'oggi. Bisogna che studi in una buona università e poi nemmeno è detto che ti prendono...'

    Bla bla bla.
    Lasciali appassire.

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  2. Hahahahaha! Proca eva...stavo per darti addosso!!! Hai ragione: che si dessero fuoco!

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