domenica 9 gennaio 2011


A volte mi sento uomo. A volte vorrei proprio essere un uomo. Non pensiate a banalità del tipo: "vorrei tanto capire cosa pensano, cosa provano...e bla bla bla". No. Vorrei semplicemente potermi sentire una di loro, perché la solidarietà che c'è tra loro non l'ho mai riscontrata nelle donne. Ora non so se sono io che sono tremendamente sfigata, però quello che so è che mi sento a mio agio in loro compagnia. Sarebbe bello fare quelle cose così...

Pasquale: Wagliù stasera partitone a poker! Chi è con me?
Luigi: Wa pascà tu sul chest' m'eva dicere!
Antonio: Wagliù stong già là!
Mario: Giggì però nun fa ò zuzzus comm a semp...puort ò vin!!
Luigi: azz! zuzzus a me? We we vir e fa poc o scem, ca se no vino nun t'n attocc!
Mario: azz nun m'n'attocc!! I port e tarall!!!

e così via...

Ecco quelle cose così leggere e spensierate, fatte per ridere e stare insieme a persone fidate, raccontandosi storie e bevendo in buona compagnia, magari suonando tra una partita e l'altra. Perché no. Ma la cosa mi è pressoché impossibile essendo donna, giovane e piacente...per ovvi motivi. Per fortuna ho ancora quelle teste di cazzo dei miei fratelli che mi concedono queste occasioni. E' per questo che adoro le domeniche pomeriggio, quando ci chiudiamo nello stanzino e ci dedichiamo al cazzeggio. E so che per voi è lo stesso.



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